Quando il compositore italiano Bruno Bavota e la cantautrice olandese Chantal Acda si sono incontrati per la prima volta diversi anni fa, hanno capito quasi all’istante che volevano fare musica insieme. Bavota era già un fan del folk sognante e orchestrale di Acda, e nelle composizioni per pianoforte intime e pittoresche di Bavota, Acda ha visto un potenziale di collaborazione che chiedeva di essere esplorato.
Originariamente concepito come un breve EP di due o tre canzoni, “A Closer Distance” è il risultato di un mese di connessioni creative apparentemente infinite e senza sforzo tra Bavota e Acda. Nate dalla frase di apertura del pianoforte che è diventata la title track dell’album, le nove canzoni che compongono “A Closer Distance” sono state scritte e registrate da Bavota e Acda nelle rispettive case. Non estraneo alla collaborazione a distanza – avendo lavorato con una serie di artisti da Alan Sparhawk e Mimi Parker dei Low alla leggenda della chitarra Bill Frisell – anche Acda è rimasta sorpresa dalla facilità e dal ritmo con cui gli A Closer Distance si sono riuniti: “Tutto questo è venuto così stranamente naturale. Ha risvegliato una parte di me che dormiva da tempo”.
Per lo più costruite attorno agli arrangiamenti pianistici solitari di Bavota e alle voci stratificate ed eteree di Acda, le canzoni di “A Closer Distance” riflettono l’intimità e la tranquillità della loro concezione. È una collezione magica che si connette all’ascoltatore con la stessa aria di comfort e familiarità che ha ispirato la sua creazione. L’album è uscito su Temporary Residence LTD il 7 Ottobre.

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